La pediatria incontra lo yoga al Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale
Antonietta Rozzi, esperta di yoga per bambini e direttrice del Master Yogaeducational ha tenuto una conferenza sul tema: “Bambini di vetro: e se funzionasse lo yoga?” e ha illustrato l’utilità dello yoga per risolvere piccoli e grandi disagi che i bambini possono incontrare oggi.
Da parte di un pubblico di oltre 600 medici, pediatri, psicologi c’è stato un grande interesse per l’introduzione della disciplina yoga nelle pratiche di recupero e prevenzione del disagio nei bambini e ragazzi.
Abstract della conferenza di Antonietta Rozzi al Congresso Nazionale di Pediatria:
XXIV CONGRESSO NAZIONALE PEDIATRIA PREVENTIVA E SOCIALE
Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale – Caserta 12/15 settembre 2012
INTRODUZIONE ALLA SCIENZA DELLO YOGA PER BAMBINI
La scienza dello yoga, la cui origine risale a qualche millennio prima dell’era cristiana, ha sviluppato metodologie pratiche e speculazioni filosofiche che orientano verso una ricerca evolutiva in grado di dare un senso alla propria e altrui esistenza e vivere una vita piena in salute e armonia.
DEFINIZIONE
Uno dei termini più conosciuti nella intera cultura indiana e ora anche in occidente è la parola “yoga.” Deriva dalla radice sanscrita “yuj” che significa “giogo, soggiogare o controllare forze diverse: mettere insieme per compiere un’azione comune” e pertanto anche “unire, unificare”.
Il termine yoga indica pertanto sia un sistema filosofico (uno dei sei darsana o “visioni” del pensiero indiano), sia la sua applicazione pratica, cioè una serie di metodologie la cui finalità sarà l’unione nell’essere umano dei diversi piani che lo costituiscono, ma anche la sua integrazione con gli altri esseri e con la natura che lo circonda.
Secondo una visione olistica dell’essere umano, lo yoga sviluppa un pensiero teorico e una applicazione pratica che avranno attinenza sia con gli aspetti più materiali e concreti dell’esistenza che con le più alte speculazione del pensiero filosofico e con le aspirazioni evolutive di ogni essere umano.
SCOPI DELLO YOGA
Anche se la finalità principale di questa disciplina è indirizzata a percorsi di ricerca interiore, e proprio per meglio realizzare questo specifico scopo, le metodologie dello yoga ricercano un ideale stato di “benessere” fisico, psichico e sociale dell’essere umano nella sua globalità.
Questo stato di benessere o salute risulta da una integrazione dei vari piani che costituiscono l’essere umano: fisico, psichico e spirituale.
Proprio perché lo scopo principale della disciplina yoga è strutturare e armonizzare l’intera personalità e favorire la crescita e la maturazione coscienziale dell’individuo, negli ultimi anni, in particolare in occidente, si è sviluppato un crescente interesse per questa disciplina rivolta ai bambini e ragazzi.
STRUMENTI E METODOLOGIE DELLO YOGA
Da sempre, e molto prima delle moderne teorie di psicosomatica e somatopsichica, lo yoga basa l’efficacia dei suoi metodi su una raffinata conoscenza del funzionamento del corpo e della psiche e sul principio di interazione e reciproca influenza del complesso corpo-mente.
C.G. Jung definiva lo yoga come “ la più antica indagine che l’uomo abbia mai svolto sul corpo e sulla mente “.
Grazie a questa indagine empirica ma estremamente precisa dei processi anatomofisiologici del corpo e del complesso e articolato funzionamento della psiche, lo yoga ha messo a punto metodologie raffinate che consentono di conservare o riacquistare un ottimale stato di salute e benessere, rendendo questa antica disciplina particolarmente attuale e adatta a risolvere molti problemi della società contemporanea e dello stile di vita moderno.
Con sempre crescente interesse, ed è corretto sottolinearlo soprattutto in occidente, lo yoga nell’ultimo decennio, si è orientato anche verso i bambini e ragazzi con due indirizzi principali:
– per una crescita sana, per la formazione di una personalità equilibrata e per sviluppare le potenzialità specifiche do ogni individuo
– per recuperare situazioni di stress o di disagio psichico e sociale o di difficoltà nell’apprendimento.
Per attuare questi progetti lo yoga per bambini si avvale degli stessi strumenti utilizzati per gli adulti, della stessa raffinata “pedagogia e didattica yogica” ma con approccio e modalità di attuazione diversi e più ludici e con tempi diversi adattati all’età dei bambini.
Gli strumenti che lo yoga utilizza seguono un percorso pratico che va dal concreto al più sottile, dal piano fisico al piano mentale e sono:
– ASANA posizioni del corpo
– PRANAYAMA specifiche tecniche respiratorie per attivare l’energia con possibilità di gestire le turbolenze degli stati emotivi
– tecniche di RILASSAMENTO per gestire stress e recuperare energie
– DHARANA tecniche di concentrazione per affinare la capacità attentiva e l’apprendimento
– DHYANA tecniche di meditazione che possono essere introdotte anche ai bambini con opportune modalità per sviluppare creatività, attitudine riflessiva e attenzione ai grandi quesiti dell’esistenza.
Il ramo dello yoga più praticato in occidente è lo Hatha Yoga il cui lavoro è prevalentemente incentrato sul riequilibrio del corpo e della mente attraverso principalmente asana: posizioni e pranayama: respirazioni.
PERCHÉ LO YOGA PER BAMBINI
Lo yoga persegue gli stessi fini della pedagogia: accompagnare nella crescita l’essere umano e sviluppare le sue potenzialità aiutandolo a strutturare una personalità equilibrata, autonoma e libera da condizionamenti.
Inoltre la pedagogia yoga coniuga lo sviluppo della vita interiore con quello della vita esteriore in un percorso equilibrato che si rivela particolarmente utile a compensare alcuni aspetti degli stili di vita della società occidentale moderna.
Escluse patologie organiche e funzionali in bambini e ragazzi che possono presentare manifestazioni di disagio, fragilità o disadattamento, anche con sintomi fisici e funzionali, lo yoga può aiutare a sanare e inibire stati di tensione o situazioni di conflitto derivati:
– sul piano individuale: dalle problematiche dello sviluppo, dai cambiamenti che rappresentano sempre momenti di tensione, dalle scoperte delle nuove dimensioni della vita,
– sul piano sociale: dalla necessità di adattarsi e inserirsi in nuovi ambienti, imparare le regole, stabilire rapporti interpersonali diversi da quelli famigliari con adulti e coetanei.
– Oltre a queste situazioni che fanno parte dello sviluppo di ogni bambini e ragazzo ci possono essere condizioni di disagio, traumi o incapacità di adattamento agli stili di vita che non sempre favoriscono una crescita sana, in una società “velocizzata” dove mancano i tempi per valutare, valutarsi, apprendere e fare esperienze significative. In questa situazione anche la crescita diventa una corsa e spesso una corsa a ostacoli.
Lo yoga può pertanto sostenere in maniera costruttiva il processo di sviluppo e il processo educativo favorendo:
– la costruzione di una personalità stabile con una migliore integrazione dei vari piani (fisico, psichico e spirituale) poiché le sue tecniche operano un’azione trasversale su tutti i livelli
– la gestione e controllo delle potenti energie della crescita
– il recupero della centralità della persona poiché la pratica yoga viene fatta su se stessi rafforzando un senso di sicurezza nelle proprie capacità, l’aumento dell’autostima e dell’autonomia
– una diversificazione degli schemi motori e degli schemi mentali che facilitano tutti i processi di apprendimento favorendo una maggiore flessibilità fisica e mentale e l’aumento della resilienza
– il potenziamento delle facoltà logiche e intuitive, dei processi di apprendimento (con specifici esercizi di concentrazione, di memoria, sviluppando la capacità di strutturare nuovi schemi mentali e creare nuovi schemi di apprendimento e comportamentali
– la creazione di modelli diversi dalla globalizzazione anche culturale per affrancarsi da un pericoloso pensiero unico e comportamento pilotato
– lo sviluppo di individui più consapevoli ed equilibrati, e la prevenzione di situazioni di disagio e violenza.
L’efficacia dell’insegnamento yoga consiste:
– nell’accostare i bambini e ragazzi alla disciplina mantenendo l’aspetto ludico
– nell’approccio olistico della persona ( punto in comune con la pedagogia e psicologia moderna)
– nel far sperimentare il benessere come spinta motivante per l’apprendimento e il comportamento
– nel creare e rafforzare imprinting positivi derivati da esperienze personali e concrete fatte e vissute concretamente “in laboratorio” e pertanto durature
– nell’aumentare così il senso di sicurezza nelle proprie capacità di gestire le situazioni e le proprie reazioni ( autocontrollo)
– nello sviluppo dell’autonomia.
In un’epoca in cui, più ancora degli adulti, i bambini vivono tempi accelerati e non adatti ai loro ritmi naturali, lo yoga, con la sua lentezza, l’immobilità, i momenti di silenzio e di profondo rilassamento, la percezione di sé e dei risultati ottenuti con la pratica, permette di recuperare dimensioni di ascolto e tempi di sedimentazione delle esperienze che non solo consentono agli apprendimenti sia teorici che esperienziali di consolidarsi e di non evaporare nel tempo, ma anche di rafforzare il senso di responsabilità individuale con la consapevolezza che ad ogni azione corrisponde un effetto e un risultato che non viene valutato da giudizi esterni, ma vissuto e percepito dal praticante stesso, favorendo così anche la capacità di autovalutazione.
Il tempo e l’attenzione che lo yoga dedica ad esempio all’ascolto dell’atto motorio , alla percezione delle sensazioni che lo accompagno e ai risultati che si ottengono, diventa uno schema operativo da esportare anche in altre attività e nel comportamento quotidiano rendendo il bambino più consapevole e più responsabile del proprio agire.
La capacità inoltre di gestire paure, ansie, stress attraverso il semplice controllo del diaframma e facili e naturali esercizi di respirazione diaframmatica adatti anche ai bambini, consente di rafforzare la sicurezza di se e nelle proprie autonome capacità di controllo delle emozioni.
Una maggiore responsabilità individuale e autostima sono la premessa per una convivenza civile costruttiva e rispettosa dell’altro e pertanto una migliore socializzazione.
Lo yoga considera il benessere personale un diritto e un bene sociale da conservare o riacquistare e il senso di responsabilità che deriva da una pratica fatta in prima persona per prendersi in carica e gestire la propria vita è straordinariamente educativo e diventa la base anche per un cambio significativo della società.
Pertanto è importante potere offrire a bambini in crescita strumenti che, in maniera semplice, con metodologie naturali come il movimento e la respirazione, l’ascolto attentivo di sé e l’autovalutazione, consentono di apprendere a stare bene e annullare gli effetti nocivi sul piano fisico ma anche su quello comportamentale, dello stress che subiscono fin da piccoli, prima che queste situazioni diventino “endemiche” e possano sfociare in forti disagi o vere e proprie patologie.
Antonietta Rozzi